A parte superare i problemi sul lavoro e quelli successivi molto più difficili con la moglie (tanto prima o poi la paghi), il bello di andare a sciare in un giorno lavorativo inizia subilto la mattina, quando esci di casa insieme ai tuoi vicini. Questi hanno una faccia completamente diversa dalla tua, che peggiora ulteriormente quando ti vedono vestito con la tua bella tuta da sci di colori sgargianti mentre stai caricando la macchina con scarponi, zaini, sci e racchette.
Chiaramente gli sci vanno caricati sul tettuccio e non in macchina , infatti il bello continua per tutto l'inizio del viaggio in quanto ad ogni semaforo sei osservato ed invidiato da tutti come se avessi un Ferrari ed una biondona mozzafiato seduta a fianco.
Per far durare il più possibile il momento magico si prolunga il tutto con: pausa dal giornalaio che ti fulmina con lo sguardo, fermata all'area di sevizio con annessa lavata di vetri per prolungare il più possibile la coda di quelli che stanno facendo tardi al lavoro e colazione al bar dove c'è piu probabilità di trovare conoscenze da far schiattare d'invidia.
Una volta imboccata l'autostrada ci si trova a viaggiare insieme a fortunati che come te che passeranno la giornata in montagna (perlopiù pensionati che vanno a fere sci di fondo).
Giusto una breve pausa per incontrarsi con Roberto e Pier, e si può partire. Dopo la terza telefonata di lavoro si spegne il telefono e l'unica preoccupazione e quella se a pranzo mangeremo polenta e camoscio o polenta e coniglio.
Arriviamo a Melezet e trovato Ruggero con i suoi due amici che ci aspettavano andiamo a fare i giornalieri., chiaramente con lo sconto grazie ad anni di raccolta punti.
Presi subito gli impianti, ci portano in cima e grazie alla splendida giornata il panorama è il seguente:
La neve è perfetta, e permette sciate perfette o quasi: Questo è Pier:
Questo è roby
Questo sono io:
All'ora di pranzo ci si ferma per la polenta salsiccia e spezzatino, che grazie a un buon vino è stata ottima.
Alla fine ci siamo divertiti tutti:
